Pubblicato il 11 luglio 2021 ore 8:00 da Gianfranco Cipriani
L’enorme sforzo richiesto per proteggere le tartarughe marine richiede molti alleati. Infatti da quest’anno a Campomarino di Maruggio (Ta) si potrà contare sull’aiuto di alcuni gestori di stabilimenti balneari coinvolti nell’iniziativa “Lidi amici delle tartarughe marine”. L’iniziativa, riconosciuta e promossa da Legambiente attraverso il circolo locale di Maruggio, permetterà agli stabilimenti di unirsi sotto un unico vessillo di riconoscimento. In tal modo i gestori si impegneranno ad adottare regole “tartafriendly” e ad adoperarsi sensibilizzazione del pubblico verso questi meravigliosi e fragili animali marini. I lidi inoltre si impegneranno anche nella collaborazione con centri di recupero delle tartarughe sparsi sul territorio.
I lidi prescelti per la stagione 2021 secondo appositi criteri di valutazione sono: Lido Tuareg, Lido Paradise, Lido dei Cavalieri e Lido Posto 9.
Presentazione dell’iniziativa:
Legambiente è da anni attivamente impegnata nella salvaguardia delle tartarughe marine attraverso un’azione integrata che prevede attività di recupero e cura, controllo delle aree di nidificazione, monitoraggio dei nidi, attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei pescatori, dei turisti e delle popolazioni locali.
Per ridurre la mortalità di questi animali, Legambiente ha istituito dei Centri di recupero e primo soccorso, veri e propri ospedali dove le tartarughe in difficoltà vengono curate, riabilitate e restituite al mare. Oltre allo storico Centro di Manfredonia, ci sono il Centro di recupero di Talamone, gestito in collaborazione con il Parco Naturale della Maremma e il Marine Turtle Center di Pioppi nel Parco Nazionale del Cilento.
Legambiente collabora anche con l’AMP delle Isole Egadi nella gestione del Centro Recupero Tartarughe Marine di Favignana.
Monitoraggio protezione.
La scorsa estate sulle spiagge italiane i gruppi impegnati nel monitoraggio hanno rilevato oltre 250 nidi di tartarughe marine. È per questo che sono stati attivati i team dei Tartawatchers, un programma di monitoraggio e sorveglianza dei nidi che gode del patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, realizzato grazie a Tartalove, la campagna di raccolta fondi di Legambiente tramite adozioni simboliche di esemplari recuperati e curati nei nostri centri (www.tartalove.it). studenti e lavoratori di tutte le età, felici di mettere a disposizione il loro tempo per salvare le uova di mamma tartaruga, minacciate da fattori di origine antropica, come rumori e inquinamento acustico e luminoso che disturbano la deposizione e la schiusa, dal rischio di predazione delle uova da parte di altri animali o dall’impatto delle attrezzature meccaniche per la pulizia delle spiagge.
I Tartawatchers pattugliano giorno e notte le spiagge alla ricerca delle caratteristiche tracce di risalita di mamma tartaruga anche con l’ausilio di droni e sistemi di videosorveglianza notturni. Ogni traccia di ovodeposizione viene registrata in una banca dati curata dall’Università di Siena. I nidi vengono protetti tramite installazione di reti, mentre alla schiusa delle uova, i tartarughini sono misurati e poi scortati fino al mare per evitare che diventino il pasto di gabbiani o di granchi.
Studio e ricerca.
Molte energie vengono impiegate anche nello svolgimento di attività di studio e ricerca il cui obiettivo è quello di garantire a questi animali uno status di conservazione soddisfacente. Questa attività viene svolta principalmente attraverso importanti progetti finanziati dalla Commissione Europea. L’ultimo in ordine di tempo è il progetto TartaLife che ha permesso di mettere a punto dei sistemi come i TED (Turtle Exculder Device) e i LED luminosi in grado di azzerare la mortalità durante le attività di pesca professionale, oppure gli ami circolari che permettono di ridurre del 30% le catture. TartaLife è candidato al premio europeo best life project 2021: www.lifeawards.eu
Informazione e sensibilizzazione.
L’azione di Legambiente a favore delle tartarughe marine si sviluppa anche attraverso le attività di informazione e sensibilizzazione che l’associazione svolge nei confronti di una serie di categorie: dai pescatori agli insegnanti, dai diportisti agli studenti, dagli amministratori locali ai gestori degli stabilimenti balneari. E proprio con questi ultimi è stata recentemente lanciata l’iniziativa “Lidi amici delle tartarughe marine” che prevede l’assegnazione di un apposito vessillo Tartalove a quegli stabilimenti che si impegnano ad adottare determinate regole tartafriendly (es. pulizia spiagge manuale, riduzione inquinamento acustico e luminoso in ore notturne, distribuzione materiali informativi, collaborazione con centri recupero tartarughe marine, etc.).
Per sostenere le attività a favore delle tartarughe marine di Legambiente basta un piccolo gesto: sul sito di Tartalove.it è possibile donare o adottare simbolicamente una tartaruga marina e contribuire così a sostenere i costi delle tante attività di cura e salvataggio di questi splendidi animali.
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