Pubblicato il 26 aprile 2020 ore 14:50 da Gianfranco Cipriani
“Ti ho mai detto che tuo padre era il miglior cacciatore di aquiloni di Wazir Akbar Khan? Forse il migliore di tutta Kabul?” gli domandai, mentre annodavo l’etremità del tar all’anello fissato al centro dell’aquilone. “Faceva morire d’invidia i ragazzi del vicinato. Dava la caccia agli aquiloni senza mai guardare in cielo e la gente diceva che in realtà cacciava l’ombra dell’aquilone. Ma loro non lo conoscevano bene come me. Tuo padre non cacciava l’ombra. Lui semplicemente… sapeva.”
(Khaled Hosseini. Il cacciatore di aquiloni)
Continuiamo ad immaginare piccole iniziative da proporvi, per rendere meno pesante questo ormai lungo periodo di inattività e restrizione nelle nostre case, allora abbiamo pensato di darci appuntamento alle 15 esatte di venerdì 1 maggio, per liberare in cielo tutti insieme tanti aquiloni colorati, ognuno dal suo terrazzo (facendo molta attenzione ovviamente) o dal proprio giardino. Ci saluteremo quindi attraverso gli aquiloni in volo, un modo semplice e divertente per i nostri bambini, per sentirci tutti più vicini!
L’invito è a partecipare numerosi, ed a inondare il cielo maruggese con tanti coloratissimi aquiloni!
Se non hai un’aquilone puoi sempre costruirlo, come? è semplicissimo:
Come si possono riciclare gli incarti delle uova di cioccolato dopo i bagordi delle festività pasquali? Uno dei modi più ingegnosi è procurarsi del nasto adesivo, delle canne sottili, spago e un po’ di fantasia, avrete così un aquilone originale per giocare all’aperto. Ecco come realizzarlo.
Per fare un aquilone non è necessario acquistare materiali specifici o kit già pronti; bastano due canne sottili, la carta dell’uovo di Pasqua, nastro adesivo e spago (o, in mancanza di questo, un filo di lana o di cotone resistente, magari avanzato da qualche lavoro a maglia).
Innanzitutto tagliate le canne in modo da averne una più lunga e una più corta (serviranno a costruire il telaio); praticate sul- le estremità delle canne un taglio per poterci infilare lo spago, quindi unitele a croce e legatele strette con lo spago.
Passate lo spago nei tagli che avete praticato alle estremità delle canne in modo da ottenere un rombo, appoggiatelo sull’incarto dell’uovo di Pasqua ben stirato (potete appiattirlo sotto dei libri pesanti o stirarlo con il ferro da stiro con sopra un panno in modo da non squagliare la plastica!) e ritagliate un rombo di 1-2 cm più gran- de del telaio. Ripiegate i bordi del rombo di carta sullo spago e fissateli lungo tutto il perimetro dell’aquilone con del nastro adesivo.
Tagliate un pezzo di spago di una decina di centimetri più lungo della canna verticale e legatene i capi alle due estremità, ma senza tendere il filo; poi fate lo stesso con l’altra canna.
Nel punto in cui i due archi si incontrano, annodate un capo dello spago che userete per far volare l’aquilone e arrotolate lo spago restante su un pezzetto di legno. Ora non resta che fare la coda: tagliate delle striscioline della stessa carta dell’uovo di Pasqua o di un’altra, se preferite, e attaccatele al vertice inferiore del rombo con del nastro adesivo. E poi… aspettate la prima giornata di vento!
Tratto da: terranuova.it
Nell’ambito del progetto pluriennale di sensibilizzazione ed educazione ambientale: GREEN FUTURE a cura dell’APS Legambiente Maruggio.
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