Legambiente e Touring Club Italiano, assegnano per il quinto anno consecutivo le 4 VELE della Guida Blu “Il Mare più bello” 2019 a Maruggio (Ta) facente parte del nuovo comprensorio turistico: “Litorale tarantino orientale”

Pubblicato il 12 giugno 2019 ore 13:50 da Gianfranco Cipriani

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Anche quest’anno sono state riconfermate le 4 vele a Maruggio e Campomarino. Non è stata una conferma scontata in questo momento di transizione nell’attribuzione delle vele. A partire dal 2017 infatti, Legambiente e il Touring Club Italiano, hanno deciso di accorpare più comuni in comprensori turistici.

Maruggio da quest’anno fa parte del nuovo comprensorio “Litorale tarantino orintale”, insieme ai comuni di Pulsano e Manduria, abbandonando di fatto il blasonato “Salento” ed iniziando un nuovo percorso di promozione territoriale, che possa comprendere al meglio l’unicità e le caratteristiche peculiari del territorio.

Inoltre l’attività di promozione del turismo lento intrapresa dall’Amministrazione e dalle associazioni locali di promozione turistica insieme alle attività di tutela e di educazione ambientale messe in atto dal locale circolo della Legambiente di Maruggio, continuano a sortire buoni risultati. Anche quest’anno si è rilevato uno standard crescente nello stato di conservazione del paesaggio, nella qualità dell’accoglienza, nella sostenibilità turistica e nella pulizia del mare e delle spiagge, che ci hanno permesso di essere insigniti della Bandiera Blu 2019.

Per la Puglia ancora i litorali premiati da Legambiente passano da 2 a 3 con l’ingresso del comprensorio dell Alto Salento Jonico, che si aggiunge all’Alto Salento Adriatico e al Parco degli ulivi secolari (che va da Polignano a Carovigno)

L’ingresso del territorio composto da Nardò, Gallipoli, Racale e Porto Cesareo nel club delle cinque vele (Alto Salento Jonico). Quello di Vernoleche si aggiunge nel comprensorio Alto Salento Adriatico con Otranto e Melendugno. E quello di Pulsano, con le già consolidate Maruggio e Manduria, tra le località del Litorale Tarantino orientale a quattro vele. La costa pugliese si conferma la terza d’Italia per qualità ambientale e dei servizi secondo Legambiente, dietro solo a Sardegna e Sicilia.

I dati presentati assieme alla Guida blu 2019 Il mare più bello d’Italia, realizzata assieme al Touring club italiano, conferma la bontà dell’offerta di spiagge, aree verdi e mare di Puglia. Nelle 260 pagine della guida si scorgono i risultati dei 12 comprensori che premiano soprattutto la costa meridionale della regione.

Quelli a cinque vele salgono quindi da due a tre con l’Alto Salento jonico, che si aggiunge all’Alto Salento Adriatico e al Parco degli ulivi secolari, che comprende le località a cavallo delle province di Bari e Brindisi, con Polignano a Mare, Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno.

Un buon risultato se si considera che i comprensori a cinque vele sul territorio nazionale sono in tutto 16. Con Pulsano e Vernole, invece, le località salgono da 40 a 42. Il Gargano si ferma invece a quattro vele, collezionate da Monte Sant’Angelo, Vieste e Mattinata da una parte e Isole Tremiti dall’altra. La costa da Sannicandro a Lesina, che comprende anche Peschici e Rodi, si ferma invece a tre. Tre vele solo per la costa del Nord Barese,  con Bisceglie, Giovinazzo, Margherita di Savoia e Trani.

Qualità delle acque, stato di conservazione del paesaggio, fondali di particolare interesse, pulizia delle spiagge, parchi pubblici e raccolta differenziata sono alcuni dei parametri presi in considerazione per stilare la classifica.

“La guida premia il lavoro delle amministrazioni – spiega Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia – che hanno saputo valorizzare il nostro mare più bello, accanto a paesaggi incantevoli. La regione continua a viaggiare così a gonfie vele”.

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