SOSPESI i lavori per la “Realizzazione di infrastrutture per impianti di comunicazione elettroniche del gestore Hightel Towel S.p.A. nel Comune di Maruggio (Ta) in località Campomarino”

Pubblicato il 5 dicembre 2015 ore 09:32 da Gianfranco Cipriani

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Seguiamo dal momento della cantierizzazione e venuta a conoscenza, i lavori di “Realizzazione di infrastrutture per impianti di comunicazione elettroniche del gestore Hightel Towel S.p.A. nel Comune di Maruggio (Ta) in località Campomarino, via T.Livio – Foglio 34 Particella 1312”.
Lavori regolarmente autorizzati dal Comune di Maruggio (Ta) ai sensi del D.Lgs 259/03, in data 20 ottobre 2015 con Prot. n. 20150012871.

Non entriamo – al momento – nel merito delle modalità ed attuazioni amministrative riguardo la concessione all’esecuzione dei lavori notificata lo scorso ottobre 2015, in quanto in data 4 dicembre 2015 è stata disposta la SOSPENSIONE dei lavori (per la durata di 7 giorni dalla data notifica) per accertamenti di carattere tecnico urbanistico.

Riteniamo che come da prassi siano stati seguiti ed attuati tutti gli adempimenti e prescrizioni che impone la Legge, ma ci lascia perplessi l’eccessiva vicinanza del nascente impianto di telefonia mobile (paragonabile a quello già esistente in Piazza G. Da Verrazzano) al centro abitato che se pur non costituito da insediamenti sensibili quali scuole, centri di cura ecc, ospita nelle immediate vicinanze oltre a numerose abitazioni ad uso estivo; zone a verde e locali commerciali attrezzati.

Purtroppo la legislazione attualmente in vigore, lascia pochissima autonomia decisionale e gestionale ai Comuni interessati da queste installazioni considerate ormai “infrastrutture di primaria necessità”, ed in particolare il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), con la sentenza 9 gennaio 2013, n. 44, ha ritenuto di precisare che la scelta di un Comune di individuare un’area ove collocare gli impianti di telefonia mobile alla stregua del criterio della massima distanza possibile dal centro abitato non può ritenersi condivisibile, in quanto tale modus agendi dell’ente locale si sostanzia in un non consentito limite alla localizzazione dei suddetti impianti e non in un mero criterio di localizzazione degli stessi.

Nello specifico i giudici di Palazzo Spada confermano l’indirizzo giurisprudenziale già in precedenza espresso (Consiglio di Stato, Sezione VI, 9 giugno 2006, n. 3452), in virtù del quale “è stato ritenuto che alle Regioni ed ai Comuni è consentito- nell’ambito delle proprie e rispettive competenze- individuare criteri localizzativi degli impianti di telefonia mobile (anche espressi sotto forma di divieto) quali ad esempio il divieto di collocare antenne su specifici edifici (ospedali, case di cura ecc.) mentre non è loro consentito introdurre limitazioni alla localizzazione, consistenti in criteri distanziali generici ed eterogenei (prescrizione di distanze minime, da rispettare nell’installazione degli impianti, dal perimetro esterno di edifici destinati ad abitazioni, a luoghi di lavoro o ad attività diverse da quelle specificatamente connesse all’esercizio degli impianti stessi, di ospedali, case di cura e di riposo, edifici adibiti a luoghi di culto, scuole ed asili nido nonché immobili vincolati ai sensi della legislazione sui beni storico-artistici o individuati come edifici di pregio storico-architettonico, di parchi pubblici, parchi gioco, aree verdi attrezzate ed impianti sportivi.)”

Più precisamente la facoltà riconosciuta all’Ente comunale di individuare specifiche aree dove allocare gli impianti di telefonia mobile a mezzo apposito Regolamento locale in materia di insediamento di antenne, stazioni radio base e ripetitori, trova il proprio limite nell’interesse nazionale alla copertura del territorio e all’efficienza della distribuzione del servizio di telefonia mobile, che può essere attuato solo attraverso la realizzazione di una rete completa di infrastrutture di telecomunicazioni sull’intero territorio nazionale. (Consiglio di Stato, Sez. VI, 5 Dicembre 2005, n. 6961).

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Attendiamo l’esito degli accertamenti in corso di carattere tecnico urbanistico da parte dell’ufficio tecnico del Comune di Maruggio (Ta) riservandoci facoltà di intraprendere iniziative comunitarie per garantire il rispetto di TUTTE le normative vigenti, particolarmente in ambito di salute pubblica e tutela ambientale.

+++ AGGIORNAMENTO +++
Pubblicato il 12 dicembre 2015 ore 12:53

Sono allo studio soluzioni alternative all’attuale posizionamento previsto dal progetto in corso, i lavori rimarranno comunque sospesi ad oltranza sino a nuova e definitiva soluzione.
Vi terremo aggiornati!

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