L’alternativa allo scarico a mare? si chiama Bio-Fitodepurazione! Ne parliamo a Manduria il 18 dicembre 2014

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I Circolo LEGAMBIENTE di Maruggio e Manduria organizzano per giovedì 18 dicembre 2014 alle ore 18.00 presso il Consorzio Produttori Vini in Manduria, un convegno formativo dal titolo: E se Fitodepurassimo? Il processo di fitodepurazione come alternativa al progetto di scarico in mare”. Interverranno Maurizio Manna (Direttore LEGAMBIENTE Puglia) e Cosimo Giannuzzi (Presidente LEGAMBIENTE Nardò).

L’impianto di bio-fitodepurazione di Melendugno (Lecce) è un’esperienza pilota nel campo della gestione delle acque in Puglia. Mira a coniugare l’esigenza della depurazione e dello smaltimento delle acque reflue dei Comuni di Calimera, Martignano e Melendugno, con quella della riqualificazione ambientale e dell’arricchimento eco-paesaggistico regionale.

L’impianto di fitodepurazione di Melendugno, con il suo attuale potenziale di 21.250 AE (abitante equivalente), è alimentato dalle acque provenienti dall’impianto di depurazione a servizio dei Comuni di Melendugno, Calimera e Martignano. La struttura si estende su di una superficie di 8,3 ha, di cui 5,1 ha occupati dai bacini ideati in modo tale da permettere lo scorrimento spontaneo delle acque attraverso una fitta vegetazione palustre; lungo il tragitto l’acqua viene depurata dai molti inquinanti organici.

Cos’è la Fitodepurazione?
La fitodepurazione è un processo autodepurativo naturale che avviene nelle zone umide naturali – ecosistemi ad elevata produttività biologica – in grado di “abbattere” il carico organico degli inquinanti. La fitodepurazione è una tecnologia che usa la capacità depurativa degli ecosistemi naturali mettendola al servizio delle attività umane. Il ricorso a tecniche di depurazione naturale per il trattamento dei reflui rappresenta ormai una scelta ampiamente diffusa. Gli impianti di fitodepurazione rappresentano un’alternativa ai sistemi di depurazione tradizionali, con vantaggi dal punto di vista economico (risparmio di energia elettrica, limitati costi di gestione) ed ambientale (eliminazione dei trattamenti di disinfezione e dei relativi sottoprodotti, miglior inserimento paesaggistico), mentre rimangono una valida soluzione impiantistica solo per piccole e medie utenze perché richiedono grandi superfici.

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